Vénti storie di umana follia – Il Giorno Che Diventammo Umani

di Alessia Forgione

Con Il Giorno Che Diventammo Umani (Neo Edizioni, 2013) Paolo Zardi porta avanti l’indagine umana già avviata dal precedente Antropometria, pubblicato (anche questo con la Neo) nel 2010. Unità di misura è ancora il racconto breve, che basta alla mira e all’esaustività espressiva dell’autore. Vénti racconti di carveriana memoria, fotografie di quell’unico momento in cui si condensa in rivelazione una vita intera. Come se prima di allora non sapessimo di essere vivi. Prima di allora le vite dei personaggi zardiani sembrano la somma di gesti meccanici, compiuti un po’ per dovere un po’ per abitudine un po’ per inerzia. È in quel preciso istante che ricordano di essere umani. La fragilità di un corpo che sembra diventare vetro nell’incontro con la morte. La paura, l’angoscia, lo smarrimento, il dolore inferto e subìto, i sensi di colpa.zardi

Un padre che si tormenta perché vede nella figlia il riflesso della moglie, un uomo centenario che vive la desolazione della longevità, una madre che scopre attrazione per un ragazzo della stessa età che avrebbe avuto suo figlio, un uomo che vorrebbe ritrovare il perduto vigore nella placida giovinezza di suo figlio. Uomini e donne capaci di alti tradimenti. Uomini e donne che si riconoscono, impotenti, nelle loro debolezze. Vénti storie di vita e due sole possibilità di affrontarla: fare i conti con un’umanità imperfetta o appellarsi ad una fede religiosa che è puro istinto. Non c’è finale per i racconti di Zardi, o almeno non c’è bisogno, perché quello che conta è la consapevolezza che per vivere una vita da umani non basta saper respirare.

Nonostante, o forse è meglio dire grazie a uno stile lucido, impassibile, quasi clinico, da sala operatoria, la parola di Zardi si fa epifania, rivelatrice di una umanità commovente, disarmante e assolutamente familiare.

  • Titolo: Il Giorno Che Diventammo Umani
  • Autore: Paolo Zardi
  • Casa Editrice: Neo Edizioni

Pubblicato il 28 febbraio 2015, in Libri, Mondo Cultura con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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